La Riserva di Samburu si trova nella provincia della Rift Valley a circa 350 km da Nairobi a 90 km a nord del Monte Kenya e copre un’area di circa 165 kmq ad un’altitudine compresa tra gli 800 e i 1200 metri. La Riserva prende il suo nome dal popolo che vive in quella zona semi-arida da sempre: una tribù nota per la sua cultura nomade legata alla pastorizia. Il fiume Ewaso Nyiro, che nasce dai Monti Aberdares, attraversa la Riserva ospitando un’enorme popolazione di ippopotami e coccodrilli. La Riserva è caratterizzata da aride savane, alberi spinosi; palmeti e foreste di gigantesche acacie lungo il fiume, colline, boscaglia e sparsi affioramenti rocciosi. La Riserva dispone di acqua permanente, è rinomata per le sue specie di animali, tra cui leopardi, bufali, elefanti, leoni oltre che ghepardi, gerenuk, zebre di Grevy, eland, giraffe reticolate, dik dik, impala e tanti altri, ad eccezione del rinoceronte. L’avifauna è abbondante, con oltre 350 specie di uccelli africani, un assortimento di coloratissimi uccelli tra cui martin pescatori, marabù, astori, buceri, nibbi; oltre che da struzzi somali, falchi giocolieri, grandule, avvoltoi, aquile marziali e tanti altri. Si consiglia una visita nei villaggi Samburu dove è possibile trascorrere momenti di vita comune con la tribù Samburu conoscendo le loro tradizioni e la loro cultura. La Riserva di Samburu è stata una delle aree in cui gli ambientalisti e coniugi George e Joy Adamson hanno adottato e vissuto con Elsa la leonessa. La loro storia fu poi resa celebre dal romanzo autobiografico “Nata libera”, divenuto best-seller e seguito poi dal film omonimo.